martedì 9 luglio 2013

La grande bellezza e Salvo

Due film hanno allietato le prime serate finalmente estive, due capolavori notati più all'estero che in Italia.
Pur così diversi, questi film potrebbero invece essere profondamente apprezzati e capiti proprio da quegli italiani delusi dal proprio paese che siamo un po' tutti.  I due film possono essere visti come storie d'amore ma ci parlano anche di altro.
La grande bellezza è una girandola di scene e personaggi grotteschi e iperrealistici al cui centro sta un personaggio. Grazie a questo personaggio, impersonato da Toni Servillo, uno degli attori più versatili e capaci della scena attuale, si colgono a sprazzi "occasioni" di montaliana memoria, in cui la bellezza erompe e divampa. Di rado, questa bellezza può superare l'istante passato o presente e costituire un punto di partenza, stimolare un cambiamento. Basta saperla cogliere. Questo è il filo conduttore tra le diverse scene presentate. In ogni caso, come si vede dal video estratto dal film e riproposto qui sotto, si tratta di una serie di immagini lussureggianti:



Anche in Salvo la fotografia è decisiva, anche in Salvo il gioco di un attore, di un'attrice: Sara Serraiocco, mostra una maestria sorprendente, in questo caso, dato che si tratta poco più che di un'esordiente. Un sicario decide di non uccidere la sorella di una sua vittima, una ragazza cieca, e la nasconde mentre lei ritrova misteriosamente la vista. 



Ho letto recensioni negative di entrambi i film, ma credo che chi li ha sottovalutati sia rimasto a sua volta cieco di fronte al potere delle immagini di emozionare e di colpire al di là degli intrecci presentati. Chi non ha amato questi film con attori protagonisti capaci di evocare un personaggio con un solo gesto, con un'inflessione della voce (come non notare il nuovo accento di Servillo!) e si è soffermato a un effetto speciale poco realistico o alla scelta di un attore straniero per interpretare il sicario siciliano, si è forse lasciato sfuggire volontariamente, almeno per questa volta, la grande bellezza, appunto.
Poi, certo, i film hanno anche difetti, ma danno la possibilità di lasciarci avvolgere da trame non scontate, un po' magiche. Forse ci danno anche la possibilità di fermarci a pensare. Entrambi i film parlano di moti del cuore mostrando miserie e nobiltà di ciò che è profondamente umano, mostrando la vita nella sua inspiegabile magia.