L'esondazione del fiume Secchia unita a forti piogge ha creato un lago di 75 km quadrati che ha sommerso case, aziende e migliaia di ettari di terreni agricoli in provincia di Modena. C'è anche un disperso. Migliaia di persone sono state sfollate e hanno perso casa, lavoro, auto - se non li avevano già persi nel terremoto del 2012.
I mezzi di informazione (avevo scritto disinformazione - lapsus rivelatore!) non hanno raccontato la portata della tragedia. Le istituzioni locali continuano a lavorare, ma se pioverà nei prossimi giorni come è piovuto domenica, quando tutto è cominciato, sarà difficile prosciugare 75 km quadrati di acqua. Siamo stanchi di sentirci dire che "noi emiliani ci diamo da fare" e siamo bravissimi a risolvere i nostri problemi. Il fatto che molti si siano organizzati facendosi aiutare da parenti o amici non compensa la necessità di un intervento strutturale che può provenire soltanto dallo stato.
Infatti, un'amministrazione più oculata dell'ambiente potrebbe prevenire altre catastrofi di questo tipo. Tale amministrazione però, per quanto articolata sul territorio, si struttura attorno a fondi che devono provenire dal governo. Gli sfollati e tutti coloro che sono stati ridotti sul lastrico da esondazioni e terremoto sono cittadini che pagano le tasse e che non hanno avuto sinora, nel momento del bisogno, alcun servizio proporzionato a quanto pagano. La scarsa rilevanza mediatica data ai recenti avvenimenti lascia pensare che saremo di nuovo abbandonati a noi stessi.
All'epoca del terremoto i mezzi di informazione internazionali dichiararano immediatamente dopo il sisma che quest'ultimo aveva avuto un'intensità di 6.1 e già entro poche ore dall'evento tutti i media nazionali e internazionali cominciarono di colpo a parlare di un'intensità 5.9 - scoprimmo dopo che l'intensità 6 era da poco stata dichiarata la soglia legale perchè il governo fornisse determinati aiuti alla popolazione colpita. Adesso i media locali che presentano approfondimenti sull'esondazione dichiarano che è stata provocata dalle nutrie e da altri animali che hanno eroso il terreno.
Non mi esprimo nel merito ma sottolineo che, anche se queste notizie fossero fondate, non autorizzerebbero a speculare sulla vita di migliaia di persone. C'è un'oggettiva necessità di aiuto, e il silenzio dei media è il modo migliore per occultarla.