sabato 4 gennaio 2014

2013 addio, viva il 2014!

Del 2013 vogliamo dimenticare i tanti lutti e le miserie della politica interna. Vogliamo ricordare invece l'Uruguay eletto paese dell'anno dall'Economist (cliccate qui per maggiori informazioni) e vogliamo anche sperare che Mújica non si limiti ad essere un "simpatico personaggio" reso innocuo dai tanti, tardivi e poco obbliganti onori che gli vengono tributati in tutto il mondo, ma diventi davvero un esempio che va al di là delle parti politiche. Mújica potrebbe far capire al mondo che la trasparenza, la semplicità e la buona volontà sono vie percorribili. 

Il mio augurio per il 2014 è insomma di andare oltre Mújica, un individuo che, in quanto tale, ha certamente pregi e difetti, luci ed ombre nella sua vita, ed avviarsi verso una cultura nuova condivisa e globale.


A mo' di omaggio e di augurio, pubblico qui una delle più conosciute poesie di Mario Benedetti, poeta uruguayano di origine italiana:

¿Cómo hacerte saber?

¿Cómo hacerte saber que siempre hay tiempo?
Que uno sólo tiene que buscarlo y dárselo,
Que nadie establece normas salvo la vida,
Que la vida sin ciertas normas pierde forma,
Que la forma no se pierde con abrirnos,
Que abrirnos no es amar indiscriminadamente,
Que no está prohibido amar,
Que también se puede odiar,
Que el odio y el amor son afectos
Que la agresión porque sí hiere mucho,
Que las heridas se cierran,
Que las puertas no deben cerrarse,
Que la mayor puerta es el afecto,
Que los afectos nos definen,
Que definirse no es remar contra la corriente,
Que no cuanto más fuerte se hace el trazo más se dibuja,
Que buscar un equilibrio no implica ser tibio,
Que negar palabras implica abrir distancias,
Que encontrarse es muy hermoso,
Que el sexo forma parte de lo hermoso de la vida,
Que la vida parte del sexo,
Que el “por qué” de los niños tiene un porque,
Que querer saber de alguien no es sólo curiosidad,
Que querer saber todo de todos es curiosidad malsana,
Que nunca está de más agradecer,
Que la autodeterminación no es hacer las cosas solo,
Que nadie quiere estar solo,
Que para no estar solo hay que dar,
Que para dar debimos recibir antes,
Que para que nos den hay que saber también cómo pedir,
Que saber pedir no es regalarse,
Que regalarse es, en definitiva, no quererse,
Que para que nos quieran debemos demostrar qué somos,
Que para que alguien “sea” hay que ayudarlo,
Que ayudar es poder alentar y apoyar,
Que adular no es ayudar,
Que adular es tan pernicioso como dar vuelta la cara,
Que las cosas cara a cara son honestas,
Que nadie es honesto porque no roba,
Que el que roba no es ladrón por placer,
Que cuando no hay placer en las cosas no se está viviendo,
Que para sentir la vida no hay que olvidarse que existe la muerte,
Que se puede estar muerto en vida,
Que se siente con el cuerpo y la mente,
Que con los oídos se escucha,
Que cuesta ser sensible y no herirse,
Que herirse no es desangrarse,
Que para no ser heridos levantamos muros,
Que quien siembra muros no recoge nada,
Que casi todos somos albañiles de muros,
Que sería mejor construir puentes,
Que sobre ellos se va a la otra orilla y también se vuelve,
Que volver no implica retroceder,
Que retroceder también puede ser avanzar,
Que no por mucho avanzar se amanece más cerca del sol,
¿Cómo hacerte saber que nadie establece normas salvo la vida?
¿Cómo hacerte saber que siempre hay tiempo?

Come farti sapere?


Come farti capire che c'è sempre tempo?
Che uno deve solo cercarlo e darselo,
Che nessuno stabilisce norme salvo la vita,
Che la vita senza certe norme perde forma,
Che la forma non si perde con l'aprirci,
Che aprirci non è amare indiscriminatamente,
Che non è proibito amare,
Che si può anche odiare,
Che l'odio e l'amore sono affetti,
Che l'aggressione è perché sì ferisce molto,
Che le ferite si rimarginano,
Che le porte non devono chiudersi,
Che la maggiore porta è l'affetto,
Che gli affetti ci definiscono,
Che definirsi non è remare contro corrente,
Che non quanto più forte si fa il segno più lo si scorge,
Che cercare un equilibrio non implica essere tiepido,
Che negare parole implica aprire distanze,
Che trovarsi è molto bello,
Che il sesso fa parte del bello della vita,
Che la vita parte dal sesso,
Che il "perché" dei bambini ha un perché,
Che voler sapere di qualcuno non è solo curiosità,
Che volere sapere tutto di tutti è curiosità malsana,
Che non c'è nulla di meglio che ringraziare,
Che l'autodeterminazione non è fare le cose da solo,
Che nessuno vuole essere solo,
Che per non essere solo devi dare,
Che per dare dovemmo prima ricevere,
Che affinché ci dìano bisogna sapere anche come chiedere,
Che sapere chiedere non è regalarsi,
Che regalarsi è, in definitiva, non amarsi,
Che affinché ci vogliano dobbiamo dimostrare che cosa siamo,
Che affinché qualcuno "sia" bisogna aiutarlo,
Che aiutare è potere incoraggiare ed appoggiare,
Che adulare non è aiutare,
Che adulare è tanto pernicioso come girare la faccia,
Che faccia a faccia le cose sono oneste,
Che nessuno è onesto perché non ruba,
Che quello che ruba non è ladro per suo piacere,
Che quando non c'è piacere nelle cose non si sta vivendo,
Che non ci si deve dimenticare che esiste la morte,
Che si può essere morto in vita,
Che si sente col corpo e la mente,
Che si ascolta con le orecchie,
Che costa essere sensibile e non ferirsi,
Che ferirsi non è dissanguarsi,
Che alziamo muri per non essere feriti,
Che chi semina muri non raccoglie niente,
Che quasi tutti siamo muratori di muri,
Che sarebbe meglio costruire ponti,
Che su di essi si va all'altro lato e si torna anche,
Che ritornare non implica retrocedere,
Che retrocedere può essere anche avanzare,
Che non per il molto portarsi avanti si leva prima il sole,
Come farti sapere che nessuno stabilisce norme salvo la vita?
Come farti sapere che c'è sempre tempo?