martedì 19 aprile 2011

Prof oggettivi?

In questi ultimi tempi, chi ci rappresenta si preoccupa degli insegnanti che esprimono le proprie opinioni politiche. Dal Presidente del Consiglio, che ha giudicato la scuola pubblica lontana dalle necessità ideologiche delle famiglie, ad esponenti del PD che hanno chiesto di bandire dall'insegnamento un'insegnante sospettata di negazionismo al di fuori della classe, a parlamentari del PDL decisi a censurare libri di testo tendenziosi, numerosi sono i politici che si esprimono su questo tema.
Blogger, opinionisti, associazioni di studenti hanno reagito a queste sollecitazioni nei modi più vari: alcuni liquidano la questione ritenendo questi attacchi un modo per distogliere l'attenzione da altri gravi problemi del mondo della scuola, molti invitano ad informarsi correttamente prima di minacciare un funzionario pubblico nell'adempimento delle sue funzioni. Il mio amico Leonardo, blogger e insegnante, ironizza (ma mica poi tanto): "credete davvero che abbiamo tutto questo tempo per parlare di Intifada, di camere a gas, di Togliatti e Berlusconi? Avete mai dato un'occhiata agli orari, ai programmi? Avete un'idea di quante classi arrivano davvero a leggiucchiare le ultime cento pagine del testo di Storia? Ma lo avete capito che tutte quelle faziosissime frasi su Berlusconi e Togliatti non le leggerà nessuno; che quei capitoli arriveranno intonsi al macero; che ha già del miracoloso se un ragazzino di terza liceo è in grado di trovarla su una carta, la Palestina?"
Condivido tutte queste reazioni. Vorrei anche aggiungere che un buon insegnante non è

un insegnante disumanizzato o privato delle proprie opinioni, delle proprie inclinazioni o dei propri gusti. Un buon insegnante insegna a pensare, e del pensiero fa parte il confronto. Capita molto raramente che i famigerati programmi da rispettare lascino un margine tale da permettere ai docenti di esprimere la propria opinione personale sull'argomento che stanno trattando. Anche in quel caso, specificare e circostanziare il proprio punto di vista è quanto di più efficace si possa fare per stimolare gli studenti. Non vi è mai capitato di avere un ottimo insegnante che non condivideva la vostra opinione politica? Avete cambiato opinione per causa sua? Credo di no. Semmai avrete imparato qualcosa.

5 commenti:

  1. Io mio ricordo una prof veramente superfascia che poi alla fine mi ha fatto imparare la letteratura italiana come nessun altro mai. Poi, è vero, magari mi insegnava soprattutto D'Annunzio, Pascoli, quella gente lì, ma grandi scrittori sono!

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  2. Paola,scusa,ma quant'è che non metti un nuovo post? I tuoi piccoli fans fremono! :-)

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  3. Sere: hai ragione! solo oggi ho trovato qualche minuto per rituffarmi nella rete!
    Tanto quest'anno sono scusata, no? ;-)

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  4. hai ragione! solo oggi ho trovato qualche minuto per rituffarmi nella rete!Tanto quest'anno sono scusata...Poi, è vero, magari mi insegnava soprattutto D'Annunzio, Pascoli, quella gente lì, ma grandi scrittori sono!

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