venerdì 12 febbraio 2010

Un appello per Haiti

Riporto qui una petizione del sito www.avaaz.org/, che si può firmare cliccando qui

----


Cari amici,

È sconvolgente: anche se stanno arrivando aiuti ad Haiti per soccorrere la popolazione disperata, in realtà questo denaro si sta utilizzando in gran parte per ripagare l'enorme debito del Paese. -- un debito di più di un miliardo di dollari generato ingiustamente per anni da governi e mutuatari senza scrupoli.

La richiesta di un totale azzeramento del debito estero di Haiti sta crecendo in tutto il mondo e ha conquistato anche diversi leader mondiali – invece si mormora che altri ricchi paesi creditori stiano opponendo resistenza. E non c'è tanto tempo: i Ministri delle Finanze del G7 potrebbero raggiungere un accordo finale la settimana prossima in occasione del vertice in Canada.

Facciamo una richiesta a gran voce, in tutto il mondo, perchè si tratti la popolazione di Haiti con giustizia, compassione e buon senso in queste tragiche ore. Avaaz e i suoi collaboratori presenteranno la petizione per la riduzione del debito direttamente in occasione del vertice. -- clicca qui sotto per firmare la petizione e poi invia questa e-mail ai tuoi amici:

http://www.avaaz.org/it/haiti_cancel_the_debt_7/98.php?cl_taf_sign=6axjl9O4

Già prima del terremoto, Haiti era uno dei paesi più poveri al mondo. Dopo che gli schiavi haitiani si ribellarono e conquistarono l'indipendenza nel 1804, la Francia richiese miliardi come compensazione – dando così vita ad una spirale di povertà e debito ingiusto che si è prolungata per due secoli. Negli ultimi anni, la gigantesca campagna per la riduzione del debito estero ha risvegliato la coscienza mondiale. E anche in questi ultimi giorni i mutuatari – sotto una crescente pressione pubblica - hanno iniziato a dire cose più giuste sulla cancellazione del devastante debito estero di Haiti.

Ma le cose possono essere molto diverse nella pratica. Per esempio, anche se dopo lo tsunami del 2004 il Fondo Monetario Internazionale annunciò una riduzione del debito estero dei paesi colpiti – il debito reale continuò a crescere. Appena l'attenzione pubblica è calata le somme derivate dai prestiti si sono ulteriormente accresciute.

È arrivato il momento di azzerare il debito estero senza condizioni e di fare in modo che gli aiuti per il terremoto siano fatti come sussidi, non come prestiti. Un successo ora cambierà le vite della popolazione di Haiti anche quando l'attenzione mondiale sarà calata. Unisciti a questa richiesta per la cancellazione del debito e inoltra questo messaggio a coloro che la pensano nello stesso modo :

http://www.avaaz.org/it/haiti_cancel_the_debt_7/98.php?cl_taf_sign=6axjl9O4

Mentre guardiamo le immagini alla televisione o al computer, è difficile non rimanere impressionati. E la storia delle relazioni dei paesi ricchi con Haiti è davvero oscura.

Eppure, momenti come questo possono generare una trasformazione. In tutto il mondo, la gente ha fatto donazioni per salvare delle vite ad Haiti -- I membri di Avaaz hanno donato più di 1 milione di dollari negli ultimi dieci giorni. Ma dobbiamo anche far sentire le nostre voci di cittadini del mondo per trovare una soluzione alle tragedie create dall'uomo che hanno lasciato i nostri fratelli e sorelle di Haiti così vulnerabili alle catastrofi naturali.

Cerchiamo di fare tutto il possibile, anche se pensiamo che non sia abbastanza.

Con speranza,

Ben, Alice, Iain, Ricken, Sam, Milena, Paula, e tutto il Team di Avaaz

3 commenti:

  1. Ah! finalmente un appello concreto! speriamo che serva a qualcosa...
    Silvia

    RispondiElimina
  2. ciao paola sono gianluca di campogalliano. grazie per aver pubblicato quest'annuncio: abbattere il debito è l'unica cosa da fare, ho aggiunto anch'io la mia firma. yo!

    RispondiElimina
  3. ma secondo voi serve veramente?? io penso che sia solo un modo per i governi di attirare l'attenzione su quanto sono bravi e su quanto si curano dei paesi del terzo mondo, mentre poi, sotto sotto, non cambia nulla. Tanto i paesi ricchi quei soldi non li avranno mai comunque.
    Catia.

    RispondiElimina

Se vuoi commentare, sei libero di farlo. Se scrivi volgarità o se pubblicizzi un prodotto che non mi interessa, cancellerò il tuo commento.